I Pipers nascono nel 2007 e da subito scelgono la lingua inglese per esprimersi in una musica che fonde folk-rock e british pop. Si fanno conoscere in Italia e all’estero grazie alla partecipazione a Festival importanti come il Mathew Street Festival, Creamfields e Liverpool Sound City. Il loro primo album “No One But Us” del 2010 li vede in tour in giro per L’Italia. Il secondo lavoro “Juliet Grove”, prodotto a Wolverhampton da Gavin Monaghan (Editors, Paolo Nutini, Ocean Colour Scene) è uscito nel 2014 anticipato dal singolo “Ask me for a cigarette”, il cui video è stato realizzato da Giacomo Triglia.
Dal 2015 la band diventa un duo. Gli attuali componenti, Stefano De Stefano e Stefano Bruno, per dar voce alle loro idee, scelgono un universo intimo e acustico, il colorato mondo indie-folk. “Alternaïf” questo il titolo del loro ultimo lavoro, ci racconta questo cambiamento e i “nuovi Pipers”.
L’album ha un suono antico ma sempre attuale, non modaiolo, ma assolutamente godibile.
Il primo singolo “Follow the flow” è un pezzo da classifica, orecchiabile e leggero, una cavalcata nel brit-pop così come la successiva “Place in the world” o “When You come”. Si tratta di brani ben confezionati, in cui chitarre ed elettronica sono dosate al punto giusto per accarezzare, senza mai schiaffeggiare l’ascoltatore.
Altrove, un respiro più folk-americano, ampliato dall’utilizzo dell’armonica (Empty Handed) risulta un piacevole spostamento musicale, verso i paesaggi sconfinati americani. Dovunque si respira un mood malinconico, autunnale, ben rappresentato dalla copertina in cui un albero perde le foglie che volano e si allontanano leggere come farfalle.
Forse qualche pezzo più graffiante ci sarebbe stato bene, ma l’atteggiamento “naif”, insito nel titolo dell’album, spontaneo, naturale, di chi fa ciò che ama fare, in modo sempre genuino, non può che piacerci.