“A casa tutto bene”: le canzoni contro la paura di Brunori SAS

TRACKLIST

1. La Verità
2. Uomo nero
3. Canzone contro la paura
4. Lamezia Milano
5. Colpo di pistola
6. La Vita liquida
7. Diego e io
8. Sabato bestiale
9. Don Abbondio
10. Il Costume da torero
11. Secondo me
12. La Vita pensata

Esce oggi 20 gennaio per Picicca, il nuovo album di Brunori SAS, “A casa tutto bene”.

Per i fan in trepidante attesa è stato possibile nei giorni scorsi avere dei piccoli assaggi del disco. Innanzitutto in rete è stato reso disponibile il singolo, “La verità” accompagnato da un bel video, diretto da Giacomo Triglia, che ritrae Cosenza, la città di Dario Brunori e della band che l’accompagna, in versione natalizia con tanto di illuminazioni, albero addobbato e Babbo Natale. Giorni fa è invece andato in onda su Sky Arte un documentario sull’album, con l’ascolto di altre canzoni e un interessante intervista a Dario e al suo gruppo.
Guardare il documentario significa scoprire un altro volto di Dario, quello più serio e maturo, non più nascosto da una maschera, dall’ ironia e dalla simpatia che da sempre sono il marchio di fabbrica del cantautore calabrese. Questo suo voler mettersi a nudo, cantando pezzi che colpiscono direttamente allo stomaco come un pugno, piuttosto che al cuore con dolci e innocue canzoni, all’inizio spiazza un po’.
Poi, invece, riascoltando la sua intervista e soprattutto le sue note non si può non apprezzare la profondità dei testi, che rendono l’album un concept su un tema quanto mai attuale, quello della paura. Se a ciò si aggiunge il tiro efficace di alcuni pezzi, potenzialmente dei veri e propri singoloni da classifica, e la ricerca musicale dei brani, più suonati rispetto ai precedenti, con un maggiore utilizzo di elettronica, insieme a strumenti a fiato e mandole, non si può dire che Brunori SAS non abbia fatto centro ancora una volta.
L’idea, il tema su cui ruota l’intero album, nasce da un episodio ben preciso. Un anno fa circa, mentre si trovava in taxi a Roma, ascoltando con quale veemenza il tassista, spinto da un moto di paura, più che di razzismo, si scagliava contro gli stranieri e gli extracomunitari, ha pensato di fermarsi un attimo e di riflettere sulle paure personali e quelle più generali dell’uomo. Tutto ciò gli ha permesso di scavare dentro di sé e di cercare di dare una soluzione alle sue angosce o semplicemente di affrontarle, mettendo in luce ciò che prima teneva nascosto. La paura spesso ci impedisce di muoverci, non solo fisicamente ma anche di metterci in gioco, di scegliere la strada più difficile e ricca di ostacoli. La paura ci porta a preferire la casa, le quattro mura familiari, le sicurezze di una città o di un piccolo paesino “immobile” (nel caso di Dario) piuttosto che uscire ed affrontare l’ignoto. Di questa lotta continua tra le sicurezze, le realtà semplici e scontate e ciò che ci spaventa magari soltanto perché siamo pigri e non abbiamo il coraggio di affrontare l’altro, parla “A casa tutto bene”.
Una canzone tra tutte è “Canzone contro la paura”, il brano che forse più di altri riesce ad esorcizzarla.

E invece no tu vuoi canzoni emozionanti/ che t’acchiappano alla gola/ senza tanti complimenti/ canzoni come sberle in faccia/ per costringerti a pensare/ canzoni belle da restarci male/ quelle canzoni da cantare a squarciagola/ come se cinquemila voci diventassero una sola/ canzoni che ti amo ancora/ anche se è triste / anche se è dura canzoni contro la paura.

Come lui stesso dichiara in un’intervista al Corriere della Sera, uno dei suoi riferimenti musicali è il Lucio Dalla di “Come è profondo il mare”. Dall’ascolto dell’album e soprattutto da questo pezzo, la vicinanza al cantautore bolognese esce fuori, con la sua “disperazione leggera”, il suo essere il cantastorie di tutti e per tutti, la sua capacità di scrivere canzoni e di metterle in musica.

Don Abbondio” colpisce perché il testo dipinge quest’Italia e il sud in particolare; tutti noi talvolta siamo come il curato dei Promessi Sposi: cerchiamo privilegi e non meriti, la protezione dei politici che possano assicurare un posto di lavoro al nostro caro, il pranzo generoso cucinato dalle nostre mamme.
Un grosso apporto stilistico oltre che testuale è stato dato dalla scelta della location per la registrazione dell’album: è stata infatti realizzata in un’antica masseria a S. Marco Argentano, un paese della provincia cosentina, fuori dal caos cittadino, nella pace e nella vicinanza con la natura che ha permesso alla Brunori SAS una coesione e una condivisione unica.
I ragazzi coi quali si accompagna Dario sono oltre che ottimi musicisti, amici da sempre e hanno tutti origine calabrese. L’alchimia speciale che viene a formarsi nella band si sente in tutto l’album.
Dario ha voluto inoltre affrontare un viaggio che da piccolo gli metteva paura: ha visitato Rhogudi, un borgo abbandonato dell’Aspromonte, affascinante e minaccioso insieme, il posto giusto in cui affrontare le paure infantili. Come succede anche in tanti altri luoghi, si è verificato anche qui una migrazione, perché oggi, come spiega il sociologo polacco Bauman, al paese roccioso, viene preferito il mare, alla vecchia società solida e restia ai mutamenti viene oggi preferita quella vicina al mare, quella “liquida”.
Nella canzone “Società Liquida”, il concetto è spiegato bene: liquido è simbolo di chi si adatta, di chi si standardizza al pensare comune, mancando però così di carattere, di spessore, come i liquidi appunto che prendono la forma dei contenitori e che con la stessa facilità, però, possono evaporare. La musica del brano è molto particolare: le percussioni, i cori e i ritmi sincopati, creano un sound molto originale.
Il costume da torero” è un altro pezzo piacevole e ritmato, con un adorabile coro di bimbi sul finale e un testo in cui ancora una volta si sottolinea come il mondo può cambiare e crescere solo se c’è la volontà di migliorarlo da parte di ciascuno.
Chissà…Se riuscissimo ad affrontarla, forse, la paura non farebbe più così tanta paura…

L’aspetto più umano, maturo e coraggioso di Brunori SAS è quello che vien fuori dall’ascolto di “A casa tutto bene“.

La band da febbraio sarà in tour. Queste le prime date confermate…Fossi in voi, andrei!

 

24 febbraio Udine (Pala Mostre)
25 febbraio Bologna (Estragon)
2 marzo Milano (Alcatraz)
3 marzo Treviso (New Age)
9 marzo Torino (Teatro Concordia)
16 marzo Cesena (Teatro Verdi)
17 marzo Firenze (Obihall)
18 marzo Napoli (Casa della Musica)
24 marzo Grottammare AP (Container)
25 marzo Perugia (Afterlife)
31 marzo Bari (Demodè)
1 aprile Roma (Atlantico)
6 aprile Palermo (Teatro Santa Cecilia)
8 aprile Catania (MA)
24 aprile Genova (Supernova Festival)

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