Arrivo al concerto, al The Cage, il giorno successivo ad un altra band storica: i Raw Power, altro genere musicale, altra città, ma che hanno in comune, anche nelle emozioni trasmesse, molto più di quel che si possa pensare. Dei Raw Power ne ho parlato qui.
E’ ancora presto ma c’è già diversa gente che affolla la parte esterna del The Cage e nessuna fila alle casse. L’ingresso però ancora chiuso, mi fermo a guardare il manifesto dei Me First And The Gimme Gimmes e a ricordare il bellissimo concerto che avevo visto solo 3 giorni prima, sempre lì.
Stasera suona la più longeva Metal band Italiana, gli Extrema.
Gli Extrema nascono a Milano nel 1985 e nei loro 32 anni di vita si sono costruiti un curriculum di tutto rispetto. La prima volta li ho visti a Treviso a dicembre dell’ 87 insieme ad Upset Noise e Negazione e la seconda volta a Torino nel ’93 con Metallica, Cult, Suicidal Tendencies e Megadeth.
Da allora hanno fatto molta strada, molte scelte e rivederli live è sempre una sfida.
Riusciranno a trasmettermi le stesse emozioni di allora?
Saranno una delusione o una riconferma?
Mentre penso a tutto questo si aprono le porte, stasera nessuna coda neppure all’ingresso, probabilmente sarò troppo in anticipo.
Il tempo scorre in fretta ed alle 11 esatte salgono sul palco gli Hot Cherry Band, gruppo livornese attiva da quasi 7 anni, che ha subito una forte ristrutturazione a dicembre 2013.
Oggi la lineup è la seguente: Jacopo Mascagni, voce del gruppo, Nik Capitini e Luca Ridolfi alle chitarre, Kenny Carbonetto al basso e Stefano Morandini alla batteria.
Eccoli sul palco, ancora non c’è moltissima gente in sala, è probabile che il tipico frequentatore del The Cage sia abituato a concerti che iniziano più tardi, ma per gli HCB non è un problema, un folto gruppo di supporter è schierato nelle prime file, sotto il palco.
40-45 minuti di musica, bella tirata, con diversi brani tratti da “Wrong Turn”, il disco uscito lo scorso autunno.
A loro dedichiamo due racconti fotografici, dei nostri due fotografi che esprimeranno il loro punto di vista del concerto.
La prima è di Sonia Golemme:
La seconda di Maurizio Lucchini:
Al rintocco della mezzanotte, mentre le carrozze si tramutano in zucche, i cavalli in topolini e mentre le ragazze povere sono solite perdere scarpette di cristallo, sul palco del The Cage arriva la band che tanto attendevamo: gli Extrema.
Un ora prima mi chiedevo se mi sarebbero piaciuti quanto anni fa (molti anni fa) o se questo concerto avrebbe invece rovinato i bei ricordi.
Veder salire sul palco Gianluca Perotti con la maglietta dei Crash Box è già di buon auspicio, sorrido e non posso trattenermi dall’immortalare quel momento, certo che resterà impresso nei miei ricordi 🙂
Non c’è molta gente al The Cage ed esattamemente come il giorno prima a Prato ai Raw Power, mi chiedo il perché.
Gli Extrema sono una band famosa, conosciuta, un gruppo che è stato fondamentale nella scena metal italiana. Un gruppo che va visto a prescindere, senza se e senza ma!
L’affluenza non era certo stata limitata dal prezzo del biglietto, credo che 5 euro sia un prezzo più che popolare. La cosa che mi ha fatto ancora più incazzare non è stata tanto la gente mancante ma vedere persone che si sono guadate il concerto sedute sui divanetti sorseggiando. Ma come è possibile vedere un concerto metal stando seduti?
Già ho dovuto assistere nel 2014 ad una imbarazzata Carla Bozulich esibirsi in un posto dove la gente era tutta seduta su poltroncine da teatro.
Lì era dovuto a questioni logistiche, lo spazio era così attrezzato e non si poteva fare altro.
Al The Cage, tutto poteva mancare ma non certo lo spazio per stare sotto il palco.
Qualche frecciatina verso di loro è stata lanciata dal palco, da Gianluca, portando in effetti qualche risultato.
Riprenderò però il discorso alla fine dell’articolo, ora mi godo, il resto del concerto.
Ed ecco che escono nell’ordine (se fate click sui link potete ascotare i pezzi originali):
- Join Hands
- Carcasses
- Tribal Scream
- Child Abuse
- Between The Lines
- Deep Infection
- New World Disorder
- Second Coming
- Selfishness
- The Positive Pressure (Of Injustice)
- Pyre of Fire
- Confusion
- Money Talks
- From the 80’s
- Ace Of Spades
- This Toy
- Life
Dopo un ora e mezzo di musica, gli Extrema ci lasciano al nostro destino, usciamo e troviamo frotte di persone in attesa di entrare a sentire un DJ mettere musica. Il The Cage non mette certo musica da discoteca e vedere persone che ascoltano rock (o suoi derivati e nelle sue differenze e varietà) snobbare i concerti per andare a ballare su dei dischi, mi fa molto pensare.
Ma noi di Piu o Meno POP eravamo al concerto e vi vogliamo raccontare ogni istante dagli occhi, dal cuore, dagli obiettivi, dalle prospettive di due diverse persone, con più di 100 foto!
Questa la photo story di Maurizio Lucchini
E questa quella di Sonia Golemme
Extrema live @ The Cage Theatre
Pubblicato da Più o meno Pop su Sabato 18 febbraio 2017