Di Andrea Botti (Punkreas)
Che botta svegliarsi con notizie come queste.. di quelle che ti tolgono il fiato e ti strappano via un pezzo di anima. Troppe ultimamente.
Anche perché non ci si abitua mai.
Non ci si può abituare alla morte di qualcosa di immortale come la musica di Chris e la sua voce…
Quella voce unica che un giorno mi cambio il modo di concepire il rock e mi avvicinò al sound di Seattle, ancora così ostico alle mie orecchie.
Ero un ragazzino, ero alle medie ed un caro amico mi passò la cassetta di Badmotorfinger dei Soundgarden e.. boom!! Quella voce e quella chitarra mi entrarono in testa per non uscirne più.
Era Rusty cage, era un grande album ed era un sound completamente nuovo.
Da li a poco sarebbe uscito Superunknow che li avrebbe proiettati nell’olimpo del rock.
Ho sempre pensato che fossero una di quelle band che non avrei mai visto live, dato che ai tempi ero troppo piccolo e sul più bello si sciolsero.
Mi ricordo ancora, invece, l’annuncio della reunion di qualche anno fa. La frenesia per poterli vedere.
Scelsi Berlino, alla Zitadelle, un live con i Gaslight Anthem in apertura.
Un live che né la pioggia né il freddo riuscirono a guastare. Così come non riuscirono a togliermi quel sorriso ebete dal volto. I Soundgarden. Chris Cornell. Magia. Pura Magia.
Li ho visti tre volte durante quel tour alla fine. Mi piace trattarmi bene quando posso.
Ho amato Chris anche con i Temple of the dog prima (che album!!!) e gli Audioslave poi (ho consumato il live in Cuba), ed ho seguito i suoi progetti solisti ma è questo il primo ricordo che mi è passato per la testa oggi quando ho letto la notizia.
La pioggia, il freddo, il grigio cielo berlinese e quella voce che scaldava ed illuminava tutto.
E continuerà a farlo.
di +o- POP