A cura di Renata Rossi
VOLWO
“Dieci Viaggi Veloci”
Viceversa Records / Believe / Audioglobe
Tracklist
1. M’arricordu e non mi scordu (feat. Luca Gemma)
2. Milano immaginazione (feat. Paolo Benvegnù)
3. Tutto l’oro ( feat. Rachele Bastreghi)
4. A debita distanza
5. Canto dell’emigrante 1903
6. La didone abbandonata (Metastasio)
7. Sotto le tre nuvole (feat. Ylenia Lucisano)
8. Cusago
9. Se ti sabir
10. La Cuccagna
Pasquale “Paz” De Fina torna dopo 15 anni col progetto Volwo, che aveva visto il suo esordio nel 2002 con l’album “Viva Vittoria”. Il musicista non si è mai fermato un attimo e, dopo tre dischi usciti come Atletico Defina e la collaborazione con ottimi musicisti, ritorna a suonare con colleghi e amici di sempre, primo tra tutti il suo compagno degli esordi Roberto Romano (Baustelle) ma anche Giorgio Baldi (storico chitarrista di Max Gazzé) ed Alex Marcheschi (Ritmo Tribale, NoGuru).
A dare contezza del valore del disco, la presenza alle voci di ospiti d’onore: Paolo Benvegnù, Luca Gemma, Rachele Bastreghi e Ylenia Lucisano.
Nell’ album, rock, blues, chitarre acustiche, fiati, toni morbidi e felpati, altrove lividi e violenti, arricchiscono brani profondi e densi di sfumature diverse, capaci di avvolgere animi e di raccontare storie che appartengono a tutti.
“Dieci viaggi veloci” affronta il tema dell’emigrazione e del viaggio, metafora di una speranza e di un sogno destinati quasi sempre a restare tali. L’argomento è quanto mai attuale e pesante come un macigno, ostico da raccontare, ma qui trattato in modo schietto e diretto, associato a racconti e immagini reali e tangibili, da diventare versi familiari. Pasquale è di origini calabresi, anche se vive a Milano, e, la passione e il sentimento messi al centro di ogni brano, così come l’utilizzo di parole ed espressioni dialettali, descrivono storie che possono farci tornare alla mente quelle dei nostri nonni. Così “La Merica“, cantata in “M’arricordu e non mi scordu” da Luca Gemma, diventa, per tanti disperati alla ricerca di un futuro migliore da regalare ai loro figli, quell’ “enorme salvagente” cui aggrapparsi.
“Milano immaginazione” rende alla perfezione l’impressione d’assoluta estraneità che una città metropolitana come il capoluogo lombardo, sempre avvolto dalla nebbia e pieno di gente “aliena”, offre a chi parte da lontano, da un qualunque paesino del sud, illuminato dal sole, e abituato allo scorrere lento della giornata.
Il brano resta sospeso in un vortice implacabile e opprimente, che, accompagnato dalla voce intensa ed evocativa di Paolo Benvegnù, lascia un senso profondo di turbamento ed estraniazione.
Chi conosce “BEDROOM SONGS“, compilation di Viceversa Records, Seltz Recordz & Phantasma Recording, aveva già avuto il piacere di scoprire un’altra piccola gemma dell’album, “A debita distanza” in cui a prevalere sono i ritmi impetuosi e il sax avvolgente di Roberto Romano.
Le voci della Bastreghi e della giovane Ylenia Lucisano donano eleganza e sensualità ad altri due brani: “Tutto l’oro” e “Sotto le tre nuvole”.
Partire o restare a casa? Vale la pena abbandonare i nostri cari alla ricerca di un futuro migliore in un altro luogo? De Fina scomoda perfino “La Didone abbandonata” di Metastasio nel brano più elettrico dell’album.
10 pezzi, 10 gioelli preziosi, “10 viaggi veloci“, che, come promette il titolo dell’album, vedrà in giro su e giù per lo Stivale Paz De Fina e i suoi fidi musicisti a cominciare dal 14 dicembre a Milano in un set acustico che aprirà il concerto di Paolo Benvegnù.
In attesa di nuove date non ci resta che ascoltare l’album!
di +o- POP