Ciò che voglio raccontarvi è semplicemente questo: la capacità di una grande band, i Marlene Kuntz, di trasformare una pessima giornata per loro stessi e per i fan, visto che la band si vede annullare il concerto solo 24 ore prima, in qualcosa di unico e magico.
21 settembre Magazzini Generali, Milano
Era da tanto che aspettavo questo giorno: i Marlene Kuntz avrebbero dovuto mettere in scena uno spettacolo molto particolare e suggestivo, “IL DOPPIO“, per l’appunto un doppio live diviso in due parti una acustica e una elettrica.
Ed ecco che la notizia della chiusura del locale milanese, giunta ai fan proprio dalla voce dello stesso Godano, leader della band che esprime la sua profonda incazzatura e amarezza, mi gela. Passo la notte quasi insonne, proprio non ci voleva, né per me né per i Marlene. Posso solo immaginare quanto lavoro, quanta energia fisica e mentale, quanto impegno abbiano impiegato per costruire questo live; davvero un peccato, ma, nonostante la band provi in tutti i modi a cambiare le cose, il questore di Milano ordina la chiusura del locale per una decina di giorni a causa di risse e disordini.
Tuttavia, il gruppo di Cuneo decide di non perdersi d’animo e dà comunque l’appuntamento ai suoi fan proprio davanti al locale alle 19, orario in cui si sarebbero dovute aprire le porte per il live. Queste le parole di Godano:
“Visto che la notizia di questo rinvio è arrivata all’ultimo momento, senza preavviso, sappiamo di persone che sono già andate a Milano, hanno prenotato alberghi, preso ferie… e altre persone che forse non verranno raggiunte in tempo dalla notizia.
Allora abbiamo pensato di andare comunque davanti al locale (verso le 19) per incontrare queste persone, e chi ci vorrà essere. Facciamo due chiacchiere, e magari andiamo a berci una cosa lì vicino… insomma, improvvisiamo”
Sono elettrica, carica, se ho imparato a capire le parole di Godano, improvvisiamo significa qualcosa, so di non sbagliarmi.
E non sbaglio…
La band è li, tutti presenti: Cristiano, Luca, Riccardo, Lagash e anche Davide, polistrumentista tornato proprio per queste ultime date, mostrano la loro solita disponibilità a chiacchierare con tutti. Il pubblico presente, un centinaio di persone giunte per incontrare i Marlene, si trasforma in una grande famiglia pronta ad un abbraccio collettivo. Quest’energia positiva e costruttiva è lì, si sente, si tocca. Anche se il concerto verrà spostato di un mese, al 20 ottobre, e alcuni, tra cui io, purtroppo, non potranno partecipare, si è pronti ad una bella festa, una grande comunione tra anime affini. Ci si sposta in massa verso il parco proprio accanto ai Magazzini Generali e lì accade qualcosa. Cristiano, Ricky e Lagash si accomodano su una panchina e imbracciano i propri strumenti, Luca e Davide, percussioni e batteria sono li accanto. Manca solo il permesso della prefettura che arriverà di lì a pochi minuti, e che permetterà ai ragazzi di Cuneo di suonare due pezzi, improvvisando un live unplugged davvero speciale.
“Mi sembra Woodstock”
dirà un emozionato Riccardo.
Il pubblico, appena Cristiano attacca con le prime note di “Lieve”, è assorto e silenzioso, visto l’assenza dei microfoni. La mancanza di luci (il lampione del parco non è per niente vicino) non è un problema, diventa tutto più intimo e vibrante, ad illuminare la serata bastano i tanti cellulari accesi a riprendere l’evento. “Ti giro intorno” è la seconda canzone scelta dal pubblico, cantare senza microfono è difficile, dirà Cristiano, ma poco importa se il risultato è questo e il ringraziamento del cantante alla fine del pezzo tanto sentito e sincero.
Ce ne andiamo non prima di aver stretto abbracci, scattato foto, averci fatto autografare qualunque cosa, dischi, biglietti di concerti, magliette dai nostri beniamini che sono riusciti a trasformare un’occasione mancata in una preziosa gemma musicale.
di +o- POP