Color Fest “sei bella davvero”: intervista a Mirko Perri

 

Ci siamo, oggi e domani si accendono le luci del Color Fest ,un appuntamento diventato ormai imperdibile per tutti gli appassionati della buona musica, uno dei festival musicali più importanti d’Italia.

Giunto ormai alla sua settima edizione è infatti preso d’assalto non solo dai calabresi ma da giovani che arrivano da ogni parte dello Stivale per ascoltare ottima musica e vivere esperienze ed emozioni indimenticabili.

Chi meglio dell’organizzatore, Mirko Perri, avrebbe potuto raccontarci meglio i “segreti” del successo del festival e i suoi retroscena?

L’intervista che segue è a cura di Renata Rossi.

 

 

E così siamo giunti alla settima edizione del Color fest, uno dei festival musicali tra i più attesi e acclamati del sud Italia. Io vorrei partire dall’inizio, da come è nata l’idea di voler scommetere sulla nostra terra, la Calabria per promuovere un Festival musicale…

Fino a dieci anni fa la Calabria era un territorio decisamente più complicato a livello musicale rispetto ad ora. Tutto è partito dalla nostra volontà di giovani ascoltatori, stanchi di dover per forza partire e spostarsi per vedere un concerto. Siamo tra quelli che hanno deciso di rimanere in Calabria e per farlo devi necessariamente avere in testa come obiettivo quello di cambiare qualcosa. Color Fest è il nostro contributo, il progetto che abbiamo costruito e che coltiviamo in una regione complicata ma che amiamo in modo incredibile. Inizialmente era una piccola rassegna itinerante, la prima edizione era strutturata in un solo giorno e ci furono 200 persone, ad oggi invece, con l’ultima edizione passata, abbiamo raggiunto traguardi importanti.

 

Non   tutti conoscono la bellezza del Parco naturale La Giurranda di Platania (CZ) immerso nel verde delle montagne ma vicinissimo al mare. Credo che la suggestione del luogo in cui si svolge un evento come questo non possa far altro che aggiungere bellezza alla rassegna artistica e musicale quest’anno più che mai ricca, cosa ne pensi?

La Calabria è una regione che è bella davvero, nonostante non risulti sempre tale. Il nostro festival si svolge in montagna e a 15 minuti dal mare, è una cornice splendida. Cogliamo l’occasione per mostrare anche le bellezze del territorio. Il Color Fest vuole essere sempre più un festival di tipo esperenziale. Non soltanto dei live di ottime band, ma presentazioni, reading , escursioni, food experience. Equidistante fra mare e montagna, gli spettatori avranno infatti la possibilità di campeggiare sul mare, godersi la musica al fresco della collina e passeggiare sul Monte Reventino.

 

La crescita musicale del Color negli anni è dovuta sicuramente al voler puntare sulla qualità dell’offerta indipendentemente dal genere musicale. Sia nella serata di sabato che in quella di domenica, il giovane vicino alla musica indie troverà sul palco anche artisti che hanno reso grande il rock negli anni ’90 oltre a gruppi emergenti, un vero arricchimento culturale… 

Volevo che questa edizione mettesse insieme diverse sonorità e riuscisse a far diventare realtà un mio sogno personale che è quello di vedere genitori e figli insieme al festival. Quindi ci saranno giovani emergenti e pezzi di storia dell’indie, in questa edizione avremo qualche chitarrone in più rispetto alla precedente. Ci sarà poi spazio per stupire con l’arrivo di Myss Keta e godere del live di band che hanno fatto la storia della musica italiana negli ultimi decenni come i Massimo Volume.

 

A proposito di scelte musicali, quanto è difficile oggi dover fare una scelta tra proposte diverse e ricche, e come pensi il Color Fest riesca a differenziarsi da altri Festival?

Il Color Fest non si esaurisce nella sua edizione estiva ma diluisce i suoi appuntamenti in tutto l’anno. Facciamo scouting, abbiamo occhi e orecchie sempre pronti ad ascoltare quello che di buono musicalmente parlando si muove in Italia, senza però essere schiacciati da fenomeni del momento, ma tenendo alta l’asticella della qualità artistica che travalica i generi.
La particolarità sta certamente nel luoghi, nell’esperienza culturale e turistica che il Festival offre e nell’idea di un appuntamento che renda possibile uno scambio generazionale vero, un festival che genitori e figli possono seguire insieme abbattendo ogni barriera anagrafica.

 

Anche quest’anno non solo musica al Color, ma escursioni e avventura insieme ad esposizioni manufatturiere e artistiche, stand e tanto altro. Puoi raccontarci qualcosa?

Il Color vuole essere in questo 2019 un festival di tipo esperenziale. Equidistante fra mare e montagna, chi parteciperà quest’anno avrà la possibilità di campeggiare sul mare, godersi la musica al fresco della collina e passeggiare sul Monte Reventino: una caratteristica rara se pensiamo che tutto questo è a soli 15 minuti di distanza. Musica & natura sono il connubio perfetto che cercheremo di ricreare in questa settima edizione. Ci saranno escursioni a cura di Discovering Reventino, una area expo che racchiude un nutrito creative market coordinato da vintage Star, un partneriato con Cromosomi e una serie di giovanissimi illustratori che dal vivo dialogheranno artisticamente con le band, la presenza di brand calabresi storici come il Lanificio Leo e tantissime altre novità da scoprire.

 

Dove vuole arrivare Color fest? Quali sono i vostri progetti per il futuro? In “Sei bella davvero” trovo anche un invito per noi calabresi ad apprezzare la bellezza della propria terra, e così? Credi sia ancora possibile riuscire a lottare affinché senza andare troppo lontano ciascuno possa realizzarsi in Calabria?

Il festival dopo sette edizioni è diventato certamente riferimento al Sud per la nuova musica italiana. La Calabria sta crescendo molto negli ultimi anni, ma ancora può fare tanto. La cosa bella è che le giovani generazioni stanno trainando la regione grazie ad iniziative serie e di importanza nazionale in vari ambiti artistici. Vedo un futuro interessante. L’ambizione è quella di arricchire di sempre maggiore qualità l’offerta musicale e diventare un punto di riferimento in Calabria per tutti i ragazzi che si cimenteranno con nuovi progetti culturali. Mi piacerebbe che guardando al Color, possano pensare che sia possibile restare e realizzare ciò che credono impossibile.

 

 

Leggi i nostri articoli e guarda le foto delle passate edizioni del COLOR FEST

 

 

 

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