[Recensione] All’inferno coi Ministri: “Cronaca nera e musica leggera”.

Foto di Chiara Mirelli, abiti di Nicolò Cerioni

A cura di Giuseppe Visco

Ministri

CRONACA NERA E MUSICA LEGGERA

(Woodworm/Universal)


È uscito ieri, 14 Maggio, per Woodworm/UniversalCRONACA NERA E MUSICA LEGGERA”, EP dei Ministri

Un nuovo capitolo per i Ministri, che da un ventennio hanno raccontato la propria storia sui palchi di tutta Italia – e mezza Europa. Si sono esibiti con i Foo Fighters e i Coldplay, giusto per citarne due. L’evoluzione della band è stata totale, portandoli dai centri sociali ai festival europei più importanti – vedasi lo Sziget nel 2012 – e sui palchi più importanti del vecchio continente: Berlino, Londra, Amsterdam, Parigi, Bruxelles.

Cronaca nera e musica leggera ci suonava già dal titolo come una sorta di saggio mai scritto. Tra le altre cose, parla di confusione e di crisi dei saperi, della progressiva scomparsa di una qualche verità condivisaI saggi Einaudi sono stati la quinta essenza della nostra infanzia, i libri dei grandi, e i loro quadrati erano il simbolo di un sapere con la S maiuscola, moderno ma autorevole. E, in più, elegantissimo. Omaggiarle è un modo per rivederle, farle rivedere e in qualche modo trovare conforto.” I Ministri

Cronaca nera e musica leggera rappresenta un punto di svolta per la band. I quattro brani da una parte riportano alla mente la meraviglia della band – nello specifico durante i live – e l’energia scoppiettante, dall’altra la voglia di rapportarsi al mondo esterno e a tutto ciò che implica: fare i conti con la realtà. “Non far scommesse che poi le perdi”, “Non far l’amore che poi ti sporchi”, “Non far figli che poi non hai soldi”, “Non fare l’artista che poi te ne penti”. Potrebbe sembrare un inno all’arrendevolezza ma è esattamente il contrario, “Cronaca nera e musica leggera” è la voglia di ribellarsi a ciò che ci circonda, che punta ad uniformare le persone, puntando alla mediocrità. I Ministri, da sempre, hanno rappresentato e rappresentano, per un’intera generazione, la voglia di ribellione – nell’arte e nella realtà – e con questo EP non hanno fatto che confermarcelo.

P.S. Buoni propositi per la “nuova vita” post covid: andare a un concerto dei Ministri.

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